COPERTINA DEL LIBRO di Tranquillino Cavallo (il mio contributo è a pag 53) COPERTINA DEL LIBRO di Tranquillino Cavallo (il mio contributo è a pag 53)

PADRE IGNAZIO EPISCOPO

 

Ho conosciuto P. Ignazio Episcopo circa 14 anni fa quando saltuariamente frequentavo la chiesa del Carmine. Un giorno mi trovai a parlare con lui di storia, di antiquariato e di musei. Notavo che a questi argomenti egli prestava un certo interesse, parlammo, così, anche di fotografia. Gli feci intendere di avere molto interesse in materia, e si rese conto immediatamente della mia cultura.

Da molti anni si stava accorgendo che i pezzi storici di proprietà dei padri andavano distrutti, vuoi per la leggerezza dei confratelli, vuoi per il trafugamento delle opere da parte di alcuni fedeli, così si mise a raccogliere quello rimasto per allestire un eventuale museo.

Purtroppo venne ricoverato all’ospedale di Bologna per un intervento alla gamba. Quando ritornò dopo la riabilitazione, mentre gli facevo da infermiere nella sua cameretta, mi diede l’incarico di redigere un inventario fotografico di tutto il materiale che si trovava nel convento e nella chiesa. Mi incaricò, inoltre, di restaurare tutti gli oggetti deteriorati.

 Successivamente mi consegnò due microfilm di due platee del Carmine, che io  stampai e inviammo tutto il materiale all’Archivio Generalizio dei padri carmelitani di Roma. Poi iniziai a lavorare sui reperti e lui si entusiasmava nel vedere le medaglie devozionali e le monete restaurate, ricordo, ancora, la sua gioia nel poter finalmente decifrare le immagini e le incisioni che si trovavano su di esse. Fu in una di queste occasioni che l’amico Tranquillino Cavallo gli comunicò di aver preparato una monografia sulla chiesa del Carmine. Intanto la sua salute peggiorava, ma nonostante ciò, una sera realizzai con l’amico Filiberto Ribezzi una intervista, l’unica esistente, dove P. Ignazio racconta della sua vita e di tutto quello che ha fatto al Convento del Carmine di Mesagne.

L’avvenimento che l’entusiasmava maggiormente era la pubblicazione della monografia sulla chiesa del Carmine che Tranquillino aveva preparato; ricordo una sera in ospedale disse contrariato a un suo confratello che ascoltava disinteressato gli scambi di vedute tra lui e Tranquillino sulla storia della chiesa;  “Per favore, qui si sta parlando di storia patria e se parli così, credo che non capisci niente”.

Negli ultimi tempi la sua salute peggiorava ulteriormente, così era costretto a stare quasi sempre in ospedale, e in quelle ultime nostre conversazioni il suo pensiero era quello di veder pubblicata la monografia sulla chiesa del Carmine, anche a proprie spese, e allestire il museo. Entrambe le cose in questa vita non ha potuto vederle realizzate. Adesso lui può vedere meglio, libero da ogni condizionamento umano, e sarebbe mancanza di rispetto alla sua persona e alla storia, se qualche stolto individuo distruggesse il lavoro realizzato, con enormi sacrifici umani ed economici, durate questi anni.

Moltissimi altri ricordi ho di P. Ignazio, che per me è stato un grande maestro di vita, ma quelli fanno parte della mia personale ricchezza.

 

Mesagne  1995                                                                     ENZO GRECO