ENZO GRECO
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RICERCHE SULLA
FAMIGLIA
FRANCO
DI MESAGNE
dal 1800 al 2005
Anno del Signore 2004 giorno 19 del mese di agosto
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L’origine dei nomi
1) – Nomi di un dio o derivati da quello portato dalla divinità, come Opollodòro, Apollònio Demètra, Disidoro. Eròdoto, Isidòro, Teodòrio e così via.
2) – Nomi non indicanti alcuna divinità ma scelti come augurio, per la futura vita del bambino. Ad esso si faceva poi seguire specie negli affari pubblici o giudizi, il nome del padre e, a volte, quello delle località ove esso risiedeva o da quella di provenienza.
A Roma invece si usavano tre nomi:
1) – Il proenomen, indicante il nuovo nato, imposto nel nono giorno di vita, detto Dies Nominalis, dopo che le nutrici avevano lustrato (cioè purificato) il bambino con la saliva. I prenomi più usati erano diciotto, e venivano abbreviati con la lettera iniziale o con la prima sillaba per evitare confusioni. I più comunemente usati erano: A=Aulus (Aulo), C = Caius (Gaio), Cn Cnaeus (Gneo), L =Lucius (Lucio), M = Marcus (Marco), P = Publius (Publio), e così via.
2) – Il nomen, indicante la gens di appartenenza, come ad esempio.Caecilius (della gens Cecilia), Cornelius (della gens Cornelia), Julius (della gens Hulia), e così via.
3) – Il cognomen indicante la famiglia, o ramo della gens primitiva. Questo avveniva quando una gens si divideva in molte famiglie, come ad esempio la gens Cornelia che generò alcune famiglie patrizie ed altre plebee, tra le quali si ricordano le patrizie: Rufini, Scipiones e Sullae; tra le plebee: Cethegi, Cinnae, Dolabellae e Lentuli.
Nei nomi di origine ebraica, particolarmente in quelli maschili, si noterà quasi sempre un’invocazione a Dio, l’eterno creatore dal quale questo popolo attinse sempre forza durante la sua travagliata esistenza.
I nomi di origine nordica, per lo più germanici, sono pervenuti a noi a seguito delle invasioni subite dall’Italia durante i secoli passati. Essi sono, nella maggior parte dei casi, piani di significati guerreschi, di forza, di suoni d’armi, caratteristica – da sempre delle teutoniche bellicose genti.
Molto ancora vi sarebbe da segnalare riguardo ai nomi e alla loro origine, specialmente per quelli celtici, forse i più dolci, fantasiosi, rispecchianti la poesia di quegli antichi dardi o cantori, amanti delle cose naturali, osservatori e innamorati della natura.
I oro eredi, i trovatori provenzali, tramandandoci quegli arcaici, bellissimi nomi hanno permesso che ancora oggi qualche genitore intelligente possa battezzare il proprio erede con il dolcissimo nome… .*
*Dizionario dei nomi ediz. Selene
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Franchi. Varianti: Franco e Franca, Franch e Frank… .
Largamente diffuso e frequente in tutta l’Italia; Franco predomina nel Sud, Franch o Frank, è proprio delle Venezie, Francovich, patronimico di tipo Slavo, del Friuli Venezia Giulia; i patronimici De o Di sono più comuni in Liguria, La Franca è Siciliano. Alla base è il nome di origine germ. Franco (f Franca), già comune nei documenti del IX secolo nelle forme latinizzante Francus e Francvulus. Il nome che risale come etimo lontano all’agg, germ. *franka–“coraggioso, ardito; libero”, è il risultato di due processi di formazione così strettamente interrelati da non essere più distinguibili: in parte è un determinativo di condizione politico–sociale, Franco, dall’agg. Franco, “(uomo) libero, con pieni diritti” (che era la condizione dei soli Franchi nella zone da essi dominate). L’etimo, diretto è indiretto, è sempre il germ. *frank e Frank (in tedesco, per es., frank e Frank), come agg., etnico e nome personale.*
*Emilio de Felice - Dizionario dei cognomi italiani.
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